In Italia quasi una persona su due ha uno o più debiti, ma molti faticano a gestirli con serenità. Con l’inflazione che ha ridotto il potere d’acquisto e l’80% degli italiani che ne avverte il peso, il ricorso ai finanziamenti è diventato comune. Secondo un’indagine Ipsos per Kruk Italia, il 41% degli italiani ha almeno un debito, e oltre un terzo non riuscirebbe a far fronte a una spesa imprevista di mille euro.

Per molte famiglie, il credito è una forma di sopravvivenza: il 51% dichiara di averlo usato per spese essenziali come auto o beni di prima necessità. Tuttavia, il 13% ha già saltato una rata e il 16% teme di non poter rispettare le scadenze future.

L’indagine evidenzia anche un problema di educazione finanziaria. «Solo una maggiore consapevolezza può aiutare a usare il credito in modo sostenibile», spiega Andrea Alemanno di Ipsos Doxa. Il fenomeno del Buy Now, Pay Later, usato dal 4% degli italiani anche per la spesa alimentare, riflette una crescente fragilità economica.

Sul piano emotivo, il debito resta un tabù: il 70% non ne parlerebbe con nessuno, e molti preferiscono rivolgersi a familiari o amici anziché a professionisti. Il 77% di chi ha debiti vive con ansia, vergogna o paura, mentre solo uno su cinque riesce a considerarlo uno strumento neutro da gestire con lucidità. A pesare è anche la scarsa alfabetizzazione finanziaria: il 35% non conosce i concetti base di mutui e prestiti, e solo il 3% utilizza piani di ristrutturazione del debito o assicurazioni.

In un contesto in cui il debito è sempre più diffuso, la mancanza di conoscenze e il peso emotivo rischiano di aggravare una situazione già fragile.

Quello che serve è educazione imprenditoriale, diventare imprenditori di se stessi significa imparare a gestire in maniera corretta soldi, tempo, finanze e aspettative.

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